Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
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Vacanze con bambini: campeggio o hotel?

Quando la vacanza è con bambini, il dubbio sulla scelta migliore è anche tra campeggio o hotel.

Sì. Viaggiare con i bambini significa anche saper capire dove alloggiare, guardando alle loro esigenze di libertà, gioco e divertimento.

Ad essere onesti, prima di oggi, ero convinta che il campeggio fosse “scelta” legata a chi si muove in camper, roulotte o desidera una vacanza in tenda. Ed invece mi sbagliavo!

Così, la più low budget delle vacanze è appena terminata.
Anche questa volta abbiamo constatato che, sì, viaggiare può essere dispendioso, è vero, ma con le giuste accortezze è possibile concedersi un weekend o una vacanza al risparmio, ricco di esperienze e risate.

Questa volta niente albergo, nemmeno la Pensione o il B&B, bensì uno chalet immerso nella natura di una riserva naturale sulla strada del Chianti, a pochi chilometri da Siena e Arezzo. 20 mq e solo 20 mq, ma super attrezzati. 20 mq in  campeggio in primavera, perché il camping malgrado il mio scetticismo iniziale può essere un’ottima soluzione per una vacanza non solo low budget, ma anche a dimensione famiglia e soprattutto adatta ai bambini.

Ma allora, perché scegliere un campeggio anziché un hotel o un B&B?

  • L’Hotel è la soluzione più comoda dal punto di vista della posizione, ma i costi su location come Firenze (ad esempio) sono a dir poco esagerati. Inoltre alla tariffa vanno sempre applicate tasse di soggiorno, eventuale colazione non inclusa, etc. che fanno lievitare ulteriormente il conto. Trovare un hotel centrale con parcheggio free incluso non è facilissimo. Un B&B? Volentieri, ma anche qui l’impresa è ardua, soprattutto se ci si muove sotto data e trovarne uno per 4 adulti + 3 bambini per una sola notte non è facile, poiché spesso chi offre le camere lo reputa antieconomico tra cambio lenzuola, pulizie, colazione, etc. rispetto al viaggiatore che si trattiene per 4/5/7 giorni.
  • Appartamento in affitto? Può essere una soluzione economica, se non fosse che per una, due, ma anche 7 notti notti ho visto appartamenti per i quali veniva chiesto un deposito cauzionale di 300 euro, da rimborsare successivamente alla partenza. Follia pura, ma capisco il volersi tutelare!
  • Abbiamo anche valutato che hotel, pensione o B&B potrebbero vincolare i bambini ad una certa rigidità, mentre dopo una giornata a passeggio per le grandi città hanno necessità di giocare, correre e divertirsi. 

Un campeggio? Sì, se non lo intendiamo nel senso tradizionale del termine. Esistono campeggi non sono per camper, tende e roulotte e soprattutto campeggi fino a 5 stelle con tanto di suite, camere standard, chalet, etc. attrezzati e accoglienti. Inoltre, il campeggio stimola l’interazione, affina le capacità di “saper vivere” con l’essenziale e spesso anche senza tv godendo di paesaggi a tretto contatto con la natura.

E quindi perché sceglierlo?

  • Spazi per giocare ed è l’aspetto di primaria importanza.
  • Soluzione con il miglior rapporto qualità (sotto vari punti di vista) prezzo: spesi euro 33 a chalet, a notte + 35 euro di pulizia.
  • Posizione ottimale.
  • Market e bar per ogni esigenza last minute, anche se i prezzi sono più alti.
  • Cucina attrezzata con stoviglie e quindi: possibilità di ottimizzazione delle spese dalla colazione alla cena. 
  • Ogni alloggio ha a disposizione attrezzatura di base per la pulizia (scopa, paletta, mocio, etc.), utilissimi in caso di soggiorno lungo o di inconvenienti vari. 
  • Pompa di calore che riscalda/rinfresca l’intero chalet e non abbiamo mai sofferto il freddo! 
  • Presenza di aree gioco per bambini dove farli distrarre tra altalene, scivoli, arrampicate, casine, etc. La presenza di aree dedicate e l’aspetto di vivere a diretto contatto con la natura li stimola, li stanca e li appaga. 
  • Animazione inclusa, piscine e multietnicità che stimola l’approccio ed il gioco con bimbi di nazionalità diverse

Cosa devo portare? La Biancheria: lenzuola e asciugamani sono a pagamento o, come nel nostro caso, a cura dell’ospite.

Conclusione? Sì. Viaggiare è dispendioso, ma esistono tanti stratagemmi per godersi il mondo, risparmiando per il futuro, perché noi viaggiatori per passione sentiamo il prurito ai piedi al solo pensiero di una nuova metà da scoprire.