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Come risparmiare sulla spesa alimentare

Come risparmiare sulla spesa alimentare? Come alleggerire il conto e appesantire le buste? Insomma, esistono delle strategie per risparmiare sulla spesa in maniera intelligente, senza sprechi alimentari? E soprattutto come comprare consapevolmente e di qualità, perché non basta spendere poco per mangiare bene!

Uno dei primi passi da muovere per risparmiare spendendo consapevolmente è tagliare la filiera, acquistando prodotti sicuri direttamente dal produttore. Quindi: dal contadino, al caseificio, dall’allevatore e ancora negli spacci alimentari.

Il secondo passo, è tra la bottega sotto casa, il supermercato e gli ipermercati, i discount e le rivendite cittadine delle Aziende Agricole. 

Non risparmiare sulla spesa alimentare non è affatto difficile. Piuttosto è solo necessario del tempo. Sì. Quel tempo che a tanti purtroppo manca. Ma vediamo uno per uno gli stratagemmi da adottare per risparmiare per capire come risparmiare sulla spesa:

  1. spesa al mercato contadino perché il produttore che coltiva le sue verdure con la stessa passione con la quale cura la famiglia, è il plus valore di una tavola di qualità e controllata.
  2. Studio dei volantini e pianificazione del percorso perché nel rapporto tra km percorsi e risparmio sulle offerte del volantino non dobbiamo andare in passivo. 
  3. Lista della spesa è necessaria per evitare il superfluo e non dimenticare il necessario. Una scritta “vietate le tentazioni” aiuta a spendere bene i soldi.
  4. Spesa esclusivamente a stomaco pieno perché la fame è cattiva consigliera e lo scontrino lievita;
  5. Buoni sconto: nel sito aziendale di alcune insegne della GDO o Aziende alimentari trovi un’area dedicata ai buoni sconto, dedicati alla Famiglia (alimentari e non). Dare una sbirciata è sempre utile. Lungo il percorso potresti imbatterti in totem con disponibili buoni sconto, non svirgolarli e pensa che non oggi, ma un domani qualcuno potrebbe servirti. Prima di recarti al supermercato, passa per le piattaforme come BuonperTutti e Sconty, leggi il regolamento, stampa i buoni e usali correttamente per risparmiare. 
  6. Prodotti a marchio supermercato spesso provenienti dalle unità produttive dei prodotti marchiati. Attenzione: stessa unità produttiva non significa stessa qualità delle materie prime. Una lettura degli ingredienti aiuta a spendere consapevolmente sia con la grande firma che con il marchio supermercato e il discount.
  7. Imparare a leggere le etichette aiuta ad acquistare consapevolmente tra date di scadenza, carne separata meccanicamente, sigle dei coloranti, trattamenti, etc. Salvaguardiamo la salute alimentare della famiglia e soprattutto dei bambini perché una dose eccessiva di coloranti e zuccheri ad esempio comporta un rischio di iperattività e tumori! Informati!
  8. Date di scadenza: tra il “da consumarsi preferibilmente” e “da consumarsi entro” abbiamo già detto che devono essere valutate attentamente, soprattutto nei freschi. Regola vuole che non si prenda mai la prima fila, ma l’ultima, con la scadenza più remota.
  9. Regole del marketing GDO: forse non te ne sei mai accorta, ma ogni percorso dell’Ipermercato o del supermercato è studiato ad hoc, ogni articolo ha una posizione specifica e se all’improvviso spariscono le farine dall’area abituale chiediti il perché? Probabilmente hanno studiato un accoppiamento o una posizione nuova, necessaria per spingerne la vendita. Si, tra pubblicità, buoni sconto, twall, penisole, promoter, super offerte, massificazioni varie, la spesa al 90% segue regole precise, il cui scopo è quello di fare cassetto=vendere! Come difendersi? Occhi aperti! Ragiona con la testa e non con la pancia!
  10. Osserva gli scaffali a 360° per darti l’opportunità di spendere meglio acquistando anche i prodotti più economici, ma di qualità, posizionati nei ripiani più bassi. Ricorda: il meno caro sarà in basso, il prodotto su cui “spinge” la catena GDO sarà ad altezza occhi/mano!
  11. Promoter: sono portatrici di risparmio. Comunque, ricorda che più vendono=più lavorano! Sono abili venditrici, perciò riflettete bene sull’utilità e sul risparmio garantito. Un pacco in più di merende a 3 euro vale l’omaggio di una agendina o una tazza colazione?
  12. Fasce orarie: al mattino i banchi sono carichi, mentre alla sera hanno una minore scelta, ma eventualmente uno sconto maggiore su prodotti ad esempio della gastronomia e della pescheria, facilmente deperibili. Controlla anche il banco carni! Alcuni marchi scontano al 50% prodotti a scadenza breve (meglio se a 3 giorni di distanza).
  13. Carta Fedeltà: immancabile perché garantisce l’accesso agli sconto. Se sei una come me che ogni 3×2 la dimentica nella borsa rimasta a casa, allora perché non usare un’applicazione come Fidelity App o StoCard o FidMe e tante altre. Non acquistare solo al Supermercato/Ipermercato. Potresti scoprire che il latte con cui sei cresciuta è venduto ad un prezzo più basso che in Sardegna, nella bottega sotto casa.
  14. Il Discount? Si, ma non per tutto! Innanzitutto leggiamo le etichette, acquistiamo Made in Italy e chiariamo: stessa unità di produzione dei grandi marchi non implica l’uso delle medesime materie prime.
  15. A parità di prezzo fisso del Discount-> offerta GDO è preferibile optare per una buona passata di pomodoro di qualità o le uova allevate a terra del grande marchio. Come? E’ sufficiente leggere i volantini! No non è una critica al Discount. Comunque questa tipologia di negozi ci aiuta sempre e comunque e non poco a risparmiare, ma seguendo determinate regole. Questa però è un’altra storia e presto ne parleremo!

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