Come risparmiare sulla spesa alimentare? Come alleggerire il conto e appesantire le buste? Insomma, esistono delle strategie per risparmiare sulla spesa in maniera intelligente, senza sprechi alimentari? E soprattutto come comprare consapevolmente e di qualità, perché non basta spendere poco per mangiare bene!
Uno dei primi passi da muovere per risparmiare spendendo consapevolmente è tagliare la filiera, acquistando prodotti sicuri direttamente dal produttore. Quindi: dal contadino, al caseificio, dall’allevatore e ancora negli spacci alimentari.
Il secondo passo, è tra la bottega sotto casa, il supermercato e gli ipermercati, i discount e le rivendite cittadine delle Aziende Agricole.
Non risparmiare sulla spesa alimentare non è affatto difficile. Piuttosto è solo necessario del tempo. Sì. Quel tempo che a tanti purtroppo manca. Ma vediamo uno per uno gli stratagemmi da adottare per risparmiare per capire come risparmiare sulla spesa:
- spesa al mercato contadino perché il produttore che coltiva le sue verdure con la stessa passione con la quale cura la famiglia, è il plus valore di una tavola di qualità e controllata.
- Studio dei volantini e pianificazione del percorso perché nel rapporto tra km percorsi e risparmio sulle offerte del volantino non dobbiamo andare in passivo.
- Lista della spesa è necessaria per evitare il superfluo e non dimenticare il necessario. Una scritta “vietate le tentazioni” aiuta a spendere bene i soldi.
- Spesa esclusivamente a stomaco pieno perché la fame è cattiva consigliera e lo scontrino lievita;
- Buoni sconto: nel sito aziendale di alcune insegne della GDO o Aziende alimentari trovi un’area dedicata ai buoni sconto, dedicati alla Famiglia (alimentari e non). Dare una sbirciata è sempre utile. Lungo il percorso potresti imbatterti in totem con disponibili buoni sconto, non svirgolarli e pensa che non oggi, ma un domani qualcuno potrebbe servirti. Prima di recarti al supermercato, passa per le piattaforme come BuonperTutti e Sconty, leggi il regolamento, stampa i buoni e usali correttamente per risparmiare.
- Prodotti a marchio supermercato spesso provenienti dalle unità produttive dei prodotti marchiati. Attenzione: stessa unità produttiva non significa stessa qualità delle materie prime. Una lettura degli ingredienti aiuta a spendere consapevolmente sia con la grande firma che con il marchio supermercato e il discount.
- Imparare a leggere le etichette aiuta ad acquistare consapevolmente tra date di scadenza, carne separata meccanicamente, sigle dei coloranti, trattamenti, etc. Salvaguardiamo la salute alimentare della famiglia e soprattutto dei bambini perché una dose eccessiva di coloranti e zuccheri ad esempio comporta un rischio di iperattività e tumori! Informati!
- Date di scadenza: tra il “da consumarsi preferibilmente” e “da consumarsi entro” abbiamo già detto che devono essere valutate attentamente, soprattutto nei freschi. Regola vuole che non si prenda mai la prima fila, ma l’ultima, con la scadenza più remota.
- Regole del marketing GDO: forse non te ne sei mai accorta, ma ogni percorso dell’Ipermercato o del supermercato è studiato ad hoc, ogni articolo ha una posizione specifica e se all’improvviso spariscono le farine dall’area abituale chiediti il perché? Probabilmente hanno studiato un accoppiamento o una posizione nuova, necessaria per spingerne la vendita. Si, tra pubblicità, buoni sconto, twall, penisole, promoter, super offerte, massificazioni varie, la spesa al 90% segue regole precise, il cui scopo è quello di fare cassetto=vendere! Come difendersi? Occhi aperti! Ragiona con la testa e non con la pancia!
- Osserva gli scaffali a 360° per darti l’opportunità di spendere meglio acquistando anche i prodotti più economici, ma di qualità, posizionati nei ripiani più bassi. Ricorda: il meno caro sarà in basso, il prodotto su cui “spinge” la catena GDO sarà ad altezza occhi/mano!
- Promoter: sono portatrici di risparmio. Comunque, ricorda che più vendono=più lavorano! Sono abili venditrici, perciò riflettete bene sull’utilità e sul risparmio garantito. Un pacco in più di merende a 3 euro vale l’omaggio di una agendina o una tazza colazione?
- Fasce orarie: al mattino i banchi sono carichi, mentre alla sera hanno una minore scelta, ma eventualmente uno sconto maggiore su prodotti ad esempio della gastronomia e della pescheria, facilmente deperibili. Controlla anche il banco carni! Alcuni marchi scontano al 50% prodotti a scadenza breve (meglio se a 3 giorni di distanza).
- Carta Fedeltà: immancabile perché garantisce l’accesso agli sconto. Se sei una come me che ogni 3×2 la dimentica nella borsa rimasta a casa, allora perché non usare un’applicazione come Fidelity App o StoCard o FidMe e tante altre. Non acquistare solo al Supermercato/Ipermercato. Potresti scoprire che il latte con cui sei cresciuta è venduto ad un prezzo più basso che in Sardegna, nella bottega sotto casa.
- Il Discount? Si, ma non per tutto! Innanzitutto leggiamo le etichette, acquistiamo Made in Italy e chiariamo: stessa unità di produzione dei grandi marchi non implica l’uso delle medesime materie prime.
- A parità di prezzo fisso del Discount-> offerta GDO è preferibile optare per una buona passata di pomodoro di qualità o le uova allevate a terra del grande marchio. Come? E’ sufficiente leggere i volantini! No non è una critica al Discount. Comunque questa tipologia di negozi ci aiuta sempre e comunque e non poco a risparmiare, ma seguendo determinate regole. Questa però è un’altra storia e presto ne parleremo!
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